Nella regione del Sud Adriatico, secoli di convivenza tra diverse fedi hanno creato un ricco mosaico di eredità cristiana e musulmana, che si riflette tanto nei luoghi di culto – chiese, monasteri e moschee trasformate o coesistenti nelle città costierre e dell’entroterra – quanto nelle pratiche immateriali e nel dialogo, lo scambio culturale e la convivenza pacifica tra comunità religiose diverse. Questo intreccio ha lasciato sul territorio un patrimonio culturale complesso e stratificato che ancora oggi testimonia la capacità dei popoli del Sud Adriatico di convivere e arricchirsi reciprocamente.
Il progetto di cooperazione transnazionale InterFIDE-AB 2.0, di cui EuRelations GEIE è partner, nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato alla convivenza tra fedi nel Sud Adriatico. Attraverso la creazione e la promozione di itinerari turistici condivisi e la cooperazione comunità religiose italiane, albanesi e montenegrine, il progetto promuove un tipo di turismo interreligioso, culturale, sostenibile ed inclusivo, che trasforma il patrimonio storico e spirituale dei tre paesi in una risorsa per lo sviluppo locale.
A partire da questo obiettivo, i partner del progetto hanno lavorato a stretto contatto con gli stakeholder locali, tra cui comunità religiose, amministrazioni pubbliche, operatori turistici e realtà associative, raccogliendo bisogni e pontenzialità di sviluppo. Da questa analisi sono emerse informazioni importanti, che hanno poi dato vita a una Piano d’Azione Congiunta.
I dati raccolti testimoniano differenze tra le regioni coinvolte nel progetto, ma anche traiettorie di sviluppo comune.
La Puglia si conferma una destinazione di eccellenza, con oltre 5,9 milioni di turisti e più di 20 milioni di presenze nel 2024, registrando una crescita del 9,7% rispetto all’anno precedente. Il suo ricco patrimonio religioso e culturale rappresenta una solida base per itinerari interreligiosi, combinando attrazioni storiche, spiritualità e tradizioni locali uniche. Per valorizzare appieno questi asset, la Puglia potrebbe diversificare gli itinerari, puntando su turismo interreligioso di nicchia e transfrontaliero. Con 1,54 milioni di visitatori nel 2024, l’Albania mostra una crescita turistica significativa, con un interesse sempre maggiore per esperienze culturali e religiose. Il paese emerge come meta promettente per itinerari interreligiosi, grazie al vasto patrimonio storico e alla diversità religiosa ancora poco valorizzata. Rafforzare le infrastrutture e creare itinerari curati potrebbe favorire in maniera significativa lo sviluppo di questo potenziale.

Il Molise, pur con numeri più contenuti (47.785 visitatori nel 2024), presenta un grande potenziale per il turismo religioso di nicchia. Il territorio offre esperienze autentiche legate a tradizioni locali e percorsi religiosi poco conosciuti. Per attivare questo settore turistico, è fondamentale promuovere la visibilità, sviluppare itinerari transfrontalieri e rafforzare l’impegno delle comunità locali. Infine, il Montenegro possiede un patrimonio culturale e religioso ricco e variegato, con potenziale per percorsi tematici interreligiosi. Tuttavia, i flussi turistici sono contenuti (2.438,18 visitatori nel 2024) e distribuiti in maniera non uniforme, a causa di limitazioni infrastrutturali e problemi di accessibilità. Migliorare questi aspetti è essenziale per bilanciare i flussi turistici nel paese.
Con il Marchio d’Area InterFIDE 2.0, il progetto ha creato il primo quadro comune per la promozione del turismo interreligioso in Italia, Albania e Montenegro, che contempla oltre a quella religiosa, diverse altre dimensioni come la diversificazione economica locale, il marketing condiviso e lo sviluppo comunitario responsabile, lo scambio interculturale.
EuRelations GEIE opera da più di vent’anni come facilitatore di processi di cooperazione transfrontaliera e come promotore del coinvolgimento delle istituzioni, degli operatori e delle comunità locali. Con InterFIDE AB 2.0 ha posto le basi per uno sviluppo condiviso e sostenibile del turismo religioso nell’area del Sud Adriatico, basato su una rete teritoriale solida e sulla messa a sistema di esigenze, idee e priorità locali in una comune stragegia di sviluppo. In questo quadro, il Molise emerge come un laboratorio privilegiato di sperimentazione, capace di connettersi con Albania e Montenegro per costruire itinerari interreligiosi innovativi e inclusivi, che rafforzano un’identità comune e valorizzano i territori in prospettiva transnazionale.
English version below.



















































